Domani terrò per tutto il giorno una lezione sugli archetipi del femminile e del maschile agli studenti del primo e secondo anno della scuola triennale di Counseling in cui mi sono diplomata anni fa, presso il CTA – Centro di Terapia dell’Adolescenza di Milano.
Sono ormai tre anni che tengo questa lezione e ogni volta che mi trovo a risistemare le slides o ad aggiornarne alcune parti mi sento davvero carica di entusiasmo perché gli archetipi classici sono un argomento che amo moltissimo.
“Archetipo” deriva da “arché” e “typos” e significa modello originario.
È l’idea, la forma a priori, il puro concetto che possiamo in questo caso usare per conoscere noi stessi.
I personaggi e gli eventi dei miti e delle fiabe sono sempre degli archetipi, degli specchi in cui distinguere parti di noi e fatti della nostra vita; specchi in cui rivedere emozioni e comportamenti che ci appartengono.
E riconoscersi fa sempre bene, ci sentiamo meno soli, riusciamo a comprenderci più a fondo e anche ad accettare le nostre parti di ombra perché appartengono magari anche ad un “personaggio” che -osservato da fuori- riusciamo a vedere bello e completo così com’è: con le sue luci e le sue ombre (cosa difficilissima da fare con sé stessi! Serve sempre una proiezione).
Domani parleremo di “dee vergini”, che hanno il loro “centro” in se’stesse, “dee vulnerabili” che hanno il loro “centro” fuori di se’- nella relazione- e della dea alchemica, magica e trasformativa: Afrodite.
Ci confronteremo sulle dee in cui ci riconosciamo o quelle che vorremmo tanto attivare come energie e nuove parti della nostra identità. Scopriremo come farlo.
Nel pomeriggio ci dedicheremo agli archetipi del maschile, agli “dei padri” e agli “dei figli”, partendo da Zeus che domina la cultura e la società occidentale ormai da secoli ma che forse, proprio in questi anni sta perdendo il suo potere assoluto in favore di una mascolinità più eclettica, sensibile, connessa con le emozioni.
Insomma sarà una giornata di viaggio e di scoperta nel mondo affascinante degli archetipi classici, di noi stessi, degli altri. E sono certa che sarà entusiasmante come lo è stato per me la prima volta!
♥️Non vedo l’ora!!!