Si chiama “metacognizione” la capacità che noi umani abbiamo di osservare dall’esterno i nostri pensieri e analizzarli.
Si tratta di un’abilità importante perché ci dà la possibilità di educare il nostro dialogo interno e un po’ alla volta di tenere a bada i pensieri non lasciandoli travolgere dal vortice delle emozioni.
I nostri pensieri e il nostro dialogo interno infatti vanno maneggiati con molta cura, perché noi siamo capaci di trasformare ciò che pensiamo in realtà.
-Per questo se continui a ripeterti “non ce la faccio” probabilmente non ce la farai.
-Per questo vince solo chi è convinto di poter vincere.
Dopo l’ultimo post che invitava a riflettere sul tempo dedicato a ciò che devi e quello dedicato a ciò che vuoi fare, alcune di voi si sono definite “egoiste” per aver imparato a ritagliarsi del tempo per se’ e io ho rettificato: “non egoiste, casomai più capaci di volervi bene”.
Allora questo “aggiustamento” dei pensieri e poi delle parole che usi per definirti, impara a farlo da sola/o: fai caso a come ti parli (“che scema/o!”, “la/il solita/o ingenua/o!”, “ma io non sono all’altezza di quella cosa, persona, situazione”, “sono egoista”, “sono pigra/o”, “sono troppo vecchia/o per…”) e correggiti , come se lo facessi con la tua migliore amica o il tuo più caro amico.
Sono sicura che se una persona a cui vuoi bene ti dicesse che non è “abbastanza” la contraddiresti subito e la supporteresti.
Quindi perché non farlo anche con te stessa/o?!
Fai attenzione alle parole negative che ti rivolgi e sostituisci ognuna di esse con una versione positiva, mettici un po’ di amore e di gentilezza, come faresti con qualcuno che ami.
Comincia subito, questo è un allenamento importante: ciò che la bocca si abitua a dire, il cuore si abitua a credere ♥️