“Ho sbagliato diverse volte in passato, ma un paio di errori in particolare sono stati importanti e ancora una parte di me non si perdona”, mi ha detto S. ieri durante il nostro terzo incontro.
Chi di noi non ha mai commesso errori?
Gli errori sono indispensabili: è proprio quando inciampi e ti fai male che impari lezioni importanti.
Però poi è necessario , dopo aver riconosciuto il tuo errore -come un limite superato- perdonarti e comprendere che in passato hai agito come potevi, probabilmente al meglio che potevi, con le risorse, le abilità e le conoscenze che avevi in quel momento.
Mi viene in mente l’“Aufhebung” di Hegel -una delle poche parole tedesche risalenti ai miei studi filosofici che ho impresse nella memoria per il concetto enorme che esprime e che possiamo applicare pressoché ad ogni ambito della nostra vita- e cioè “superare conservando”, stare in movimento, procedere, portando con se’ solo il “buono”.
“Buono” che non consiste unicamente nelle gioie conquistate, ma anche negli insegnamenti ricevuti grazie a sconfitte ed errori.
E lasciando andare tutto il resto, come dei retini che trattengono le pepite e abbandonano le scorie.
Datti dunque il permesso di commettere errori, sono molto preziosi per la tua crescita.
E non preoccuparti se ne commetti molti, preoccupati solo se pensi di non commetterne mai.
Perdonati e incamminati di nuovo, ancora una volta, verso il tuo meglio.