Qualche tempo fa, in sessione con M. parlavamo di scelte, scelte che lei doveva fare in ambito lavorativo e personale e che avrebbero potuto rivoluzionare tutta la sua vita.
Si sentiva “con una morsa alla gola”, le si imponeva un cambiamento ma non sapeva che direzione prendere: ogni scelta conteneva una buona dose di ignoto che le faceva molta paura.
Così avevo tirato fuori l’argomento “desideri” e M. aveva reagito dicendo: “I desideri? E chi ci pensava più?” perché in effetti diventando grandi si perde l’abitudine, bellissima e naturale, di desiderare.
Sì, i desideri!
I tuoi desideri autentici li riconosci facilmente perché sono quelli che, quando ci pensi, prima ti fanno sorridere con un sorriso profondo che viene dalla pancia, e subito dopo ti fanno dire :” nooo, io questa cosa non potrò farla, dirla, averla, provarla mai”.
Ma tu metti a tacere il giudizio (ma che ne sa del futuro il tuo giudice interiore?!) e concentrati sul sorrisone: desiderare è un atto creativo utile proprio ad uscire dai binari, a guardare oltre, ad allargare il tuo futuro.
Le scelte sono limitate dalle opzioni che ti offre il contesto o che ti offre qualcun altro, mentre il desiderio è illimitato, apre il tuo orizzonte di possibilità in modo esponenziale e ti mostra nuove vie.
Allora proviamo:
- Scrivi 10 desideri, 10 cose che ti piacerebbe fare, vedere, sapere, dire, essere, avere.
“Io voglio…”…
- Scrivi d’impulso. Esagera.
E controlla se stai sorridendo!
Togli il “devo”, il “posso”, il “bisogna”. Qui si risponde solo al “mi piace un sacco”.
Con M. ha funzionato! Ha trovato un’idea, una direzione nuova, una strada percorribile fuori dalle scelte binarie in cui si sentiva incastrata da qualche settimana.
E con te?
Fammi sapere com’è andata nel gruppo Co.Co.Lab (su Facebook) che è nato apposta per essere uno spazio riservato in cui condividere, confrontarsi e allenarsi insieme a raggiungere nuovi obiettivi!
Ti aspetto!😊