Magari lo rumini da molto tempo, poi ogni tanto sembra sfumare, poi torna. È così che fanno i problemi non affrontati.
Per risolvere un problema la prima cosa da fare, imprescindibile, è molto semplice, quasi banale: fermarti e osservarlo con profonda attenzione, sviscerandone ogni dettaglio.
Sì, proprio come con i problemi di matematica alle elementari, la maestra ci ripeteva: “leggete attentamente il testo, comprendete bene cosa vi viene richiesto e solo dopo cercate la soluzione”.
Può sembrarti una cosa banale ma non lo è affatto, dato che la maggior parte di noi di fronte ad un problema nuovo o anche di vecchia data, fugge, si distrae, lo copre, lo ignora sperando che passi, ritenendo l’analisi del problema davvero troppo faticosa o dolorosa oppure una perdita di tempo.
Però da lì bisogna passare: per comprendere come si è creato e come si mantiene un problema devi aprirlo, farlo a pezzi e studiarlo.
Ognuno legge la realtà attraverso i propri filtri e tende a cercare nella realtà ciò che conferma le sue idee e convinzioni, in modo automatico e inconsapevole. Questo perché è più facile cercare di far corrispondere i fatti con ciò che già pensiamo piuttosto che cambiare prospettiva.
Per poter definire precisamente un problema invece, bisogna proprio impegnarsi a guardarlo da prospettive diverse, magari chiedendosi come lo affronterebbe qualcun altro: puoi prendere ad esempio un paio di persone che stimi e chiederti come vedrebbero loro il problema, come lo affronterebbero, a chi chiederebbero aiuto, che risorse metterebbero in campo.
Puoi anche provare ad assumere una prospettiva “dall’alto”, tirandoti fuori emotivamente dalla scena e osservandolo come se non ti riguardasse, ma riguardasse dei personaggi (compreso te, il protagonista) di un romanzo o di un film. Chiedendoti come potrebbe agire la/il protagonista per affrontare al meglio ciò che si trova davanti. E anche come agirebbe una/un protagonista meravigliosa/o.
Una volta fatta questa analisi, avrai una visione più completa e obiettiva del problema e sarai già a buon punto per risolverlo nel modo più rapido possibile.
P.s.: E poi sì, probabilmente ne arriveranno altri di problemi, perché , come qualcuno mi ha detto una volta “i problemi sono progetti, ami lanciati in avanti per continuare a crescere”.
Non male come prospettiva, non trovi?