Settimana prossima inizierò uno sportello aziendale rivolto ad un gruppo di dipendenti di una multinazionale, insieme a due colleghe, una psicoterapeuta ed una counselor. 

Stiamo preparando la presentazione del progetto e anche qualche slide che descriva la differenza tra la psicoterapia, il counseling e il coaching, così che ognuno sia consapevole e libero di rivolgersi al professionista che ritiene più adatto al proprio bisogno.

La collaborazione tra professionisti diversi -che già attuiamo nelle scuole da molti anni, con grande soddisfazione e arricchimento sia degli utenti che dei professionisti stessi per il lavoro d’equipe- viene finalmente portata in azienda.

Allora, già che ho fatto le slides 😉colgo l’occasione per fare un po’ di chiarezza anche qui :

🔸Lo psicoterapeuta è un professionista sanitario, medico o psicologo, qualificato all’esercizio della psicoterapia. 

Si occupa di prevenzione, diagnosi e intervento volto alla risoluzione dei sintomi, delle loro cause, dei disadattamenti e della sofferenza.

🔸Il counselor è un professionista della relazione d’aiuto che si occupa di orientare, sostenere e sviluppare le potenzialità del cliente che si trovi in una transitoria crisi o difficoltà personale o professionale, promuovendone atteggiamenti attivi e sostenendolo nell’esplorazione del proprio disagio e insieme delle proprie risorse con il fine di riattivare la sua capacità decisionale e portarlo ad un’efficace risoluzione dei problemi.

🔸Il coach è un professionista che si occupa della crescita personale ed evolutiva del cliente e delle sue performance nella vita privata, nelle relazioni e sul lavoro, individuando gli ambiti di potenziale miglioramento e definendo un programma volto allo sviluppo delle sue capacità, risorse e competenze per il raggiungimento degli obiettivi personali e/o professionali stabiliti.

Io mi occupo di counseling e coaching e nei colloqui con i miei clienti uso sempre strumenti di entrambe queste discipline.

Il mio lavoro consiste nel “prendermi cura”.

Quella cura che tradurresti in inglese come “care”, non come “cure”. 

Consiste nel prendermi cura delle persone, del loro benessere, dei loro obiettivi ed aiutarle a mantenere accesa e vibrante la loro “luce”.

In pratica, spesso, quello che faccio si trasforma in qualcosa di estremamente semplice, quasi meccanico: è come sgorgare un tubo o oliare un ingranaggio.

Come diceva il mio amato Paul Watzlawick: “Non voglio essere un guru, voglio essere un meccanico che disinnesca meccanismi umani inceppati”. 

🤷‍♀️Questo è.

(È o non è un lavoro meraviglioso?)♥️

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