✨Etichette: definizioni lapidarie che appiccichi addosso agli altri per “inquadrarli” o addosso a te stessa per farti un’idea stabile ( e molto limitata) di chi sei. ⁣

✨E questo per la solita ragione, che è più facile giudicare che pensare, è più veloce etichettare ed eticchettarsi che fare lo sforzo di essere diversi.⁣

“Eh, ma io sono pigra”, “Non so cucinare”, “Ho sempre odiato la matematica”…⁣

✨Le etichette hanno due origini:⁣

1) ci sono quelle che ti mettono addosso gli altri, spesso fin dall’infanzia e ti restano attaccate per molti anni, magari per tutta la vita⁣

2) e poi ci sono quelle che hai scelto e ti sei cucita addosso da sola per evitare incombenze o lo sforzo di dover affrontare cose nuove, o noiose o difficili.⁣

✨In un caso o nell’altro, ogni volta che dici “io sono così” stai dicendo di essere un prodotto fatto e finito che non può cambiare, evolvere, migliorare mai.⁣

✨Le etichette sono utili finché sono funzionali e scelte consapevolmente, ma quando ti impediscono di aprirti a nuove esperienze e di scoprire nuove parti di te sono assolutamente da eliminare. ⁣

⭐️Come fare? ⁣

Tre suggerimenti che ho sperimentato personalmente e che consiglio sempre a chi lavora con me:⁣

✨Sostituisci nei tuoi pensieri ⁣

“Io sono così” con “Io ero così”.⁣

✨Stabilisci piccoli obiettivi comportamentali quotidiani ⁣

che ti portino ad allontanarti ⁣

un po’ alla volta dalla tua ⁣

auto-definizione. ⁣

✨Tieni un pomeriggio libero in agenda e dedicalo a fare qualcosa che non hai mai fatto prima.⁣

✨Coraggio, prova!⁣

Quali sono le tue etichette? Quali ti limitano, non ti servono più?⁣

“Mettetemi un etichetta e mi avrete annullato” ⁣
-Sören Kierkegaard-⁣

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