Il cambiamento, anche quando è scelto e’ faticoso. 

Il nostro cervello vuole risparmiare energia e ci rende pigri e velocemente adattabili: ci fa accomodare anche in situazioni scomode pur di non affrontare la paura e il dolore di una rivoluzione.

Per questo la maggior parte di noi si tiene stretto al suo cantuccio scomodo rifiutandosi di crescere.

E si lamenta eh, ma non si muove.

Perché sempre, subito fuori dalla comfort-zone, incontriamo la fear-zone e quel vuoto che abbiamo davanti e’ talmente buio che la maggior parte di noi rientra nel suo cantuccio il più velocemente possibile. 

Tira un sospiro di sollievo e subito dopo si sente stretto e ricomincia a lamentarsi.

Allora come si fa a trovare il coraggio di cambiare? Di abbandonare il nostro guscio limitato ma con quel profumino famigliare di casa?

Si fa DECIDENDO -quando è possibile pianificare il cambiamento- preparandoci a quello che ci aspetta, anche al buio che ci toccherà attraversare per un po’, trovando nuove risorse, anche nuove abitudini.

Si fa ACCETTANDO -quando non è possibile scegliere- riorganizzandosi seppur nella fear-zone: 

come prima cosa respirando e dicendo a quella paura o a quel dolore: “avanti, fatti sotto!” e tuffandocisi dentro come in una nuvola, nuotandoci in mezzo per attraversarlo con amore -senza lasciare che ci trasformi in vittime- e finalmente venendone liberati, sempre tenendo la rotta verso una nostra nuova stella : un nuovo scopo, un nuovo obiettivo, un “perché” della necessità di questa trasformazione, per noi e/o per gli altri. 

E poi ripartendo un passo alla volta, (ricordandoci che in natura non esistono linee rette).

Difficile? Sì 😅

Possibile? Sì! 💪🏻🌟

Cookie Consent with Real Cookie Banner