Qualche sera fa sono stata al cinema e ho visto un film, a mio parere brutto. Anzi, a tratti proprio fastidioso. Interminabile. 

Non faccio nomi, ma ha vinto l’Oscar. 🙄

Sia io che la persona che era con me abbiamo resistito fino alla fine, ma quando siamo usciti lui mi ha detto ridendo: “scappiamo che magari ci rapiscono e ci costringono a vederlo da capo!”. 🤪

Ora, passato qualche giorno, se ripenso a quel film non ricordo quasi nulla (se non mi concentro) tranne due scene davvero esilaranti.

Il mio cervello ha scelto di ricordare dei piccoli spezzoni che mi hanno divertito, due piccoli dettagli positivi. 

E mi congratulo con me stessa perché l’ho educato bene!

Ogni giorno ci capita di andare a rivedere da capo dentro la nostra testa brutti film del passato e lasciamo che ci guastino l’umore magari per diverse ore. Ma perché?

Andremmo mai a rivedere un film odioso? 

E allora perché lo facciamo nella nostra mente? 

Ecco un trucchetto per educarla:

trova in quel brutto film nella tua testa almeno una cosa, anche piccola, ma positiva, e concentrati su quella. (Sì, c’è. C’è sempre)

Ogni volta che la tua mente torna su quel ricordo, tu vai subito a pescare quel particolare positivo, ingrandiscilo, illuminalo, notane tutti i dettagli -se è qualcosa che ti strappa un sorriso ancora meglio- fino a trasformarlo nella cornice stessa del ricordo, nella locandina del tuo film mentale, nella cosa più importante da tenere nel cassetto della memoria, lasciando andare -un giorno alla volta, come cenere- tutto il resto. 

Ripeti con costanza finché non accade. 

E dopo funzionerà anche con i film al cinema e con i fatti della vita quotidiana: in modo automatico riuscirai a cogliere velocemente un aspetto positivo anche nelle situazioni meno facili. 

Si può fare!

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