Può essere che molte volte in passato tu abbia fallito degli obiettivi, abbia perso, magari anche senza averne responsabilità, e che questo ti abbia portato a decidere, inconsapevolmente, di dover pareggiare i conti con la vita.
Insomma, letteralmente “pareggiare”.
Puntare al pareggio e non a vincere, non ad ottenere gli obiettivi che ti facevano battere il cuore, ma quelli un po’ più in basso, che ti hanno messo tranquilla/o, almeno per un po’
Quando li hai raggiunti, probabilmente hai pensato di doverti accontentare, che se non sentivi gioia e una piena soddisfazione il problema era tuo:
“Pfiuu, in fondo è andata bene, nessuno mi ha abbandonato, nessuno mi licenzia anche se non mi riconoscono un merito da anni, ho degli amici anche se non è che abbiano proprio dei valori che condivido..”.
E così ti trovi a non avere la vita che meriti ma quella che credevi di meritare quando eri più “piccola/o” e più spaventata/o.
Ti sta stretta; ti senti come una piantina in un vaso che ad un certo punto, per continuare a crescere, ha bisogno di un vaso più grande.
Ed è a questo punto che puoi decidere di stare ferma/o, cristallizzata/o nell’equilibrio raggiunto, oppure di proseguire con coraggio nel costruire la versione migliore di te: disegnare un orizzonte più ampio, guardare velocemente indietro a tutta la strada che hai fatto e poi andare a prenderti un futuro più grande, con il cuore felice e fiducioso.
Si può fare. A qualunque età.
Un passo alla volta.
Inizia col primo: immagina.