“Non la sopporto più! L’ultima uscita di mia sorella è che sono troppo egoista per mettere al mondo dei figli! Ti rendi conto? Io egoista! Solo perché non sono sempre accondiscendente come lei…ho anche chiesto a mio marito, alle mie amiche, ai colleghi e nessuno mi definirebbe egoista, anzi si sono stupiti quanto me di quest’etichetta che mi ha appiccicato addosso.”

Siamo a metà percorso e A. è particolarmente scossa; il suo rapporto con la sorella minore è una delle criticità che mi ha chiesto di affrontare dall’inizio ma non l’avevo mai vista così agitata prima. 

Stiamo lavorando con gli archetipi del femminile proprio in questo momento.

“A. abbiamo visto insieme che tua madre incarna l’archetipo di Era, almeno da quando si è sposata. 

Era e’ la dea del matrimonio, lei si identifica nella coppia e i suoi valori si fondano sulla coppia, sulla famiglia, sullo status, le sue energie sulla carriera e l’immagine del marito e della sua famiglia perché tutto questo per lei è la sua identità. 

Tua sorella incarna Kore, la fanciulla, la “bambina della mamma”, il suo prolungamento, profonda e introspettiva ma completamente dipendente dalla mamma e dalla sua visione del mondo, tanto da non sapere neanche più chi sia lei, cosa le piaccia davvero e cosa non sopporti, tanto da non avere nemmeno un nome proprio nel mito ( Kore significa “fanciulla”).

Tu invece sei prevalentemente una donna Artemide, libera, autonoma, indipendentemente, la tua energia e’ concentrata su di te, non sugli altri. 

Ricordi? Artemide, figlia amatissima di Zeus, che quando era molto piccola fu interpellata dal padre che le chiese cosa desiderasse di più al mondo, che lui glielo avrebbe dato. 

E lei rispose: una tunica corta per poter correre liberamente nei boschi e un arco e delle frecce per individuare i miei obiettivi e perseguirli con determinazione!

Capisci che la tua visione del mondo non può corrispondere in nessun modo con quella di tua sorella o di tua madre? Non perché la loro sia giusta e la tua sbagliata, ne’ viceversa. 

Se ci si conosce e ci si rispetta a vicenda ci si può continuare a volere bene e si può imparare l’una dall’altra”.

È fondamentale capire chi sei, che energia incarni nel mondo, perché ci sarà sempre qualcuno, un amico, una sorella, un professore, un datore di lavoro che ti dirà cosa puoi o non puoi fare. E se non sai chi sei, tu gli crederai, darai più valore alla sua prospettiva su di te che al tuo cuore pulsante e butterai via i tuoi sogni e la tua vita. 

Continuerai a perderti su strade che non sono la tua. 

Se c’è un segreto della felicità è semplice, ed è questo: scoprire chi sei ed esserlo.

E tu lo sai chi sei?

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