Ci sono momenti della vita in cui ti trascuri per distrazione o in seguito ad una grande delusione.

Ma se il disamore si protrae, è il caso di iniziare a guardarsi e farsi le domande giuste (tipo: “dove sono finita/o?”).

Si può scegliere di continuare a non amarsi per diverse ragioni, ma tutte riconducibili al fatto che è più facile rimanere così come sei che sforzarti di migliorare. 

  • Dato che non vali è inutile far fatica per cercare di cambiare e crescere
  • Dato che non vali è inutile stabilire e coltivare rapporti d’amore o amicizia con gli altri (rischiando per di più di essere respinta/o)
  • Dato che non vali è inutile nutrirti bene e curare la tua salute 

Dato che non vali,  spesso accade anche che tu regredisca al “bravo bambino” o alla “brava bambina” e ti comporti in modo da compiacere gli altri, così che siano loro a darti valore.

Ti costa meno regredire che metterti in gioco davvero.

Ma la vita è fatta di nascita, crescita e morte. 

E ciò che non cresce e non cambia…indovina un po’? 

Lentamente si spegne.

Quindi, come ripartire? Da che cosa, per re-imparare ad amarsi?

Inizia con usare delle buone parole con te stessa/o. 

Per esempio sostituisci “ho ottenuto quel lavoro perché ho avuto fortuna” con “ho ottenuto quel lavoro perché me lo sono meritato. La fortuna può aiutare ma l’impegno ce l’ho messo io”.

Capito lo switch? 

Osserva attentamente come ti rivolgi a te stessa/o e imponiti di cambiare il tono, le parole e di riconoscerti i meriti in tutti gli ambiti della tua vita. 

Ciò che la bocca si abitua a dire il cuore si abitua a credere!

Questo è il compito più importante e devi essere inesorabile nello svolgerlo. 

Poi , posso darti qualche altra idea:

  • Esprimi apertamente il tuo affetto, il tuo amore e la tua stima alle persone per cui provi questi sentimenti (e congratulati poi con te stessa/o per aver fatto una cosa nuova e aver corso il rischio!)
  • Accetta i complimenti semplicemente con un “grazie” (e magari un sorriso). Impacchetta e porta a casa.
  • Dedica ogni giorno del tempo (anche solo 15 minuti) a te stessa/o, solo a te stessa/o e a qualcosa che ti piace fare
  • Quando vai al ristorante scegli il piatto che ti rende più felice, indipendentemente da cosa ordinano gli altri, dal prezzo o dalle calorie

Oltre che con parole buone da rivolgere a te stessa/o, cura la tua “dieta” con ricordi allegri, cibi sani e nutrienti, movimento, aria fresca, vestiti che ti facciano sentire bella/o, amici affettuosi e potenzianti. 

C’est tout. 

Per cominciare 😊

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