Chiamata conoscitiva su Skype.
M., una bella 52enne estroversa mi racconta che lei si è riconosciuta in tutti i miei post e anche in nessuno.
“Insomma, la mia vita procede e funziona abbastanza, con alti e bassi come per tutti; però da qualche anno mi sembra che i giorni siano la fotocopia l’uno dell’altro, e io sto lì un po’ annoiata a guardare il sole che sorge e che tramonta e inizio a chiedermi come mai non desidero nulla, se è normale o giusto, procedere così, senza una spinta vera, come lasciandomi portare dalla vita. È tutto un po’ incolore, non ho niente di cui lamentarmi ma in effetti neanche nulla che mi accenda. E ogni tanto mi chiedo dove stia andando”.
Chi sei oggi è il risultato di quello che hai desiderato, pensato, agito 5 anni fa.
Ma molte persone non tengono in mano il timone della propria vita, come se avessero dimenticato quanto sia importante, e semplicemente si lasciano trasportare dalle onde.
Come spettatori, osservano la propria vita scorrere, con qualche emozione assopita qua e là e inevitabilmente quando gli chiedo cosa desiderino rimangono sospesi a riflettere, come se i desideri fossero cose da pensare invece che luminose stelle danzanti.
I desideri sono fugaci visioni del futuro, di chi sarai fra 1, 5, 10 anni e se non ti interroghi su chi vuoi essere, su cosa ti accende l’entusiasmo e ti fa sorridere, alla meno peggio rimarrai ferma/o dove sei, ma un po’ più vecchia/o.
Lo so per esperienza: quando afferri il timone e trovi la tua stella polare tutto si trasforma e diventa più nitido.
Anche tu. 💫
“E’ da quando sono caduta in quella tana di coniglio che mi dicono cosa devo fare e chi devo essere. Mi hanno accorciata, allungata, ingrassata e perfino messa in una teiera. Mi hanno accusata di essere Alice e di non essere Alice. Ma questo è il mio sogno! E ora decido io quello che succede.”
Alice in Wonderland