Nell’ultimo post abbiamo parlato delle cose che risucchiano la nostra energia vitale e ci siamo soffermati a parlare dei “nodi del passato”, i pesi, gli irrisolti che ci inseguono come un’ombra.

Nel gruppo Telegram mi aspettavo qualche condivisione, ma mi sono resa conto che dei vecchi nodi ci vergogniamo: è difficile condividere il peso che portiamo sulle spalle, magari da anni.

Io stessa, che sul mio “peso sulle spalle” ci ho lavorato per molto tempo ( e credo di averlo decisamente alleggerito) farei fatica a condividerlo apertamente in un gruppo.

Però ci tengo a riportare anche qui una riflessione e una richiesta che ho fatto nel gruppo: è importante fermarci a riflettere sul nostro “nodone del passato”, quello che ancora ci trascina indietro, che ancora ci suscita emozioni intense e spropositate ed estemporanee.
E dirlo almeno a noi stessi ( “questa cosa è passata ma ancora mi accende la rabbia o la tristezza”), scriverlo se possibile, così da vederne chiaramente tutte le sfumature e diventarne pienamente consapevoli ( che poi è il primo passo per alleggerirsi).

È molto importante perché ogni giorno incappiano in qualche “mina vagante”: persone che si portano dietro nodi irrisolti da tempo e li scaricano sul primo che gli capita a tiro.

Succede nel traffico, in coda alla posta, con cene tese in famiglia, episodi spiacevoli tra amici, a scuola, in ufficio, e più in larga scala nel mondo con uno che scatena una guerra contro tutti.

Ricordo un ragazzino di prima media, qualche anno fa che, nel corso di un’attività in classe sul bullismo, mi ha detto “ uno che è felice non ha tempo e neanche voglia di rovinare la vita a un altro”.

Lavorando su noi stessi possiamo imparare a rispondere con gentilezza agli attacchi gratuiti che ci capita di ricevere personalmente, non accettare il “pacco di rabbia” dalla “mina vagante” di turno, augurargli buona giornata e farcelo scivolare via, ricordandoci che il problema è suo e non facendoci intaccare dalle sue emozioni negative.

Però.

Però stiamo attenti a non diventare noi le “mine vaganti “.
Ascoltiamoci. Guardiamoci bene. Sciogliamo i nodi che non servono più. Chiediamo aiuto, se serve.

Il mondo ha moltissimo bisogno di gentilezza, di sorrisi, di luce.
Ora più che mai. ♥️

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